Quasi 40 tonnellate di droga sequestrate (+25,94% rispetto al 2010) e 36.796 persone denunciate (-5,94% rispetto all'anno scorso), di cui 12.648 stranieri e 1.175 minori. Sono i numeri del Rapporto 2011 della Direzione centrale per i servizi antidroga (Dcsa), presentato oggi e pubblicato sui siti del ministero dell'Interno e delle forze di polizia. Complessivamente, le operazioni antidroga (solo quelle che hanno risvolti penali) sono state 23.103 e hanno riguardato cocaina (6.952 casi), hashish (6.244), marijuana (4.007), eroina (3.588), piante di cannabis (1.208) e droghe sintetiche (343). Quanto ai sequestri, è stato registrato un incremento rispetto al 2010 in quelli di piante di cannabis (+1.289,93%), di marijuana (+98.15%), di cocaina (+65,12%), di hashish (+0,22%) e degli amfetaminici a peso (+102,50%). In calo, invece, i sequestri di amfetaminici in dosi (-77,43%) ed eroina (-14,09%). Nel corso del 2011, inoltre, le persone segnalate all'autorità giudiziaria sono state 36.796 (di cui 28.552 arrestate), il 5,84% in meno rispetto al 2010. Le denunce hanno riguardato in 24.148 casi cittadini italiani (65,63%) e in 12.648 cittadini stranieri (34,37%). L'incidenza delle donne e dei minori è stata rispettivamente dell'8,49% e del 3,19%. Quasi la metà delle operazioni antidroga (46,78%) si sono svolte in quattro regioni: Lombardia, Lazio, Campania ed Emilia Romagna. E anche per quanto riguarda i sequestri, Lazio e Lombardia, da sole, assorbono il 39,58% del totale nazionale (oltre 15 tonnellate). Quanto ai narcotrafficanti che operano in Italia - dice il rapporto - questi si sono riforniti per lo più presso il mercato colombiano per la cocaina, transitata principalmente per il Venezuela, il Messico e la Spagna; quello marocchino per l'hashish, transitato in particolare per la Spagna e l'Olanda; quello olandese per le droghe sintetiche. Ed è ancora la 'Ndrangheta ad avere il 'controllò del mercato della coca, assieme a Camorra e le organizzazioni della ex Jugoslavia, quelle colombiane, dominicane, marocchine e spagnole. In sostanza i risultati confermano che nel traffico di droga sono coinvolte tutte le organizzazioni criminali nazionali più strutturate. Nelle aree dove mafia, 'ndrangheta e camorra non hanno il controllo capillare del territorio, prosegue il rapporto, si riscontra invece un consolidamento sempre maggiore di gruppi criminali stranieri.(ANSA)