Sarà adottata una soluzione provvisoria sulla complessa situazione tecnica per poi attuare accorgimenti definitivi tesi ad eliminare la sovrapposizione tra le emittenti reggine e siciliane. E' quanto emerso dall'incontro al Ministero delle Attività produttive chiesto dal presidente della Provincia di Reggio, Giuseppe Raffa e dal deputato del Pdl Nino Foti in relazione alle difficoltà incontrate dalle emittenti reggine dopo lo switch-off del digitale terrestre. "Il disagio degli editori, dei giornalisti e dell'utenza televisiva - è scritto nel comunicato - è stato fatto proprio da Raffa che lo ha partecipato all'on. Nino Foti il quale ha chiesto ed ottenuto un' apposita e urgente riunione svoltasi presso il Ministero alle Attività produttive. All'incontro, durato quasi cinque ore, Foti e il Presidente Raffa hanno affrontato il problema con i direttori generali Francesco Leone e Francesco Troisi e con i dirigenti di settore dello stesso Ministero Marina Verna e Giuseppe De Leonardis. L'articolata illustrazione del problema fatta dal parlamentare e del presidente dell'ente ha trovato l'immediata disponibilità dei vertici tecnico - burocratici del Ministero che non si sono limitati ad ascoltare le ragioni delle Tv reggine, ma hanno anche disposto l'avvio di interventi indispensabili per garantire la libertà e la pluralità d'informazione in una terra che nella rigenerazione degli anticorpi sociali non può ostacolare il corretto formarsi della pubblica opinione. La disponibilità dimostrata dai rappresentanti ministeriali aiuta a scongiurare anche problemi di natura occupazionale con gravi ripercussioni sul reddito che decine di famiglie traggono dalle aziende televisive". Sulla vicenda interviene anche il presidente di Confindustria Reggio, Andrea Cuzzocrea. "ReggioTv è un avamposto tecnologico - sostiene Cuzzocrea - e un concentrato di risorse umane di qualità che la nostra comunità non può permettersi di perdere. Lo sforzo imprenditoriale che sta dietro una realtà come quella dell'emittente televisiva fondata da Eduardo Lamberti-Castronuovo già dice molto circa le motivazioni che hanno consentito a Rtv d'innervarsi profondamente nelle piacevoli consuetudini quotidiane dei telespettatori (non solo) del reggino: una sede che non ha nulla da invidiare a quelle delle maggiori realtà radiotelevisive anche del tanto decantato Settentrione, implementazioni tecniche di primo livello, un palinsesto quasi esclusivamente autoprodotto, una redazione giovane e qualitativamente assai significativa insieme a un'audience che ne fa largamente la televisione locale più vista nella provincia di Reggio Calabria, stando agli stessi dati Auditel. Adesso questo slancio culturale e informativo è temporaneamente knock-out per una ragione incomprensibile. Come Confindustria Reggio Calabria, riteniamo questo paradosso insostenibile. Per questi motivi, aderiamo con convinzione all'appello della redazione di ReggioTv a segnalare con forza quest'assurda situazione al Ministero per lo Sviluppo economico". (ANSA).
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