A due anni dalla clamorosa rivolta la situazione degli immigrati a Rosarno è peggiorata. Aumentati degrado e violazione dei diritti, diminuiti i controlli. Oltre il 90% degli extracomunitari lavora in nero, 15 punti percentuali in più rispetto allo scorso anno; il 72% è irregolare. Il guadagno medio non supera i 20/25 euro per 8/10 ore di lavoro al giorno. L’istantanea è stata scattata dalla Fondazione IntegrA/Azione e Rete Radici al senato.
I dati contenuti nel dossier sono eloquenti: nell’ultima stagione sono stati contati 2000 lavoratori “invisibili” nella città della piana, tutti uomini provenienti prevalentemente dal nord Africa, età media 29 anni, senza permesso di soggiorno. Circa l’80% ha presentato richiesta di protezione internazionale ed è in attesa di risposta. Mandano parte dei guadagni alle famiglie di origine. La maggior parte riesce appena ad incassare 50 euro a settimana e vive in alloggi di fortuna e vecchi casolari senza lice, acqua e gas, mangia alla mensa della Caritas. C’è chi riesce a guadagnare sui 100 euro a settimana. Pochissimi quelli che raggiungono i 200/300 euro. Sono sfruttati dai caporali che pretendono una percentuale fino a 4 euro al giorno. Non hanno assistenza sanitaria e soffrono di numerose patologie contratte per la scarsa igiene e salubrità delle condizioni di lavoro. La speranza per loro è nella sanatoria annunciata dal governo per settembre.