L'oggetto metallico bloccato tra gli scogli di Capo Bruzzano è un radiatore di motore e non una statua o una armatura. E' quanto hanno accertato i carabinieri del nucleo sommozzatori di Messina che hanno recuperato l'oggetto e lo hanno portato a riva.
La soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, ha detto che "già dai primi accertamenti fatti dai sommozzatori della capitaneria di porto sembrava che si trattasse di un pezzo di motore e non di una statua o armatura. Le verifica definitiva dei sommozzatori dei carabinieri ci ha dato la conferma". "Invece è molto più interessante - ha aggiunto - capire se il relitto della nave, avvistato vicino al luogo dove è stato trovato il leone di bronzo, esiste realmente oppure no. Dagli accertamenti fatti fino a ieri sera non è stato trovato nulla.
Gli accertamenti che faremo stamane ci daranno risposte molto più sicure e certe". La soprintendente ha poi affermato che "da una prima ispezione del leone di bronzo posso affermare che eventualmente potrebbe essere di epoca romana. Ma è necessario fare tutta una serie di accertamenti per essere certi sull'epoca e sulla provenienza".
"Qualora la soprintendenza dei beni archeologici accertasse che i reperti trovati hanno un valore storico allora chiediamo che restino sul territorio". Lo ha detto all'ANSA il sindaco di Bianco, Antonio Scordino, a proposito del leone di Bronzo ritrovato a Capo Bruzzano. "Da parte nostra - ha aggiunto - c'é tutta la disponibilità ad accogliere questi reperti in una apposita struttura. E' ovvio che non vogliamo subire la spoliazione del patrimonio che appartiene al nostro territorio. Lo stiamo dicendo con largo anticipo in modo da non creare problemi successivamente". Il sindaco di Bianco, che in passato è stato un insegnante di storia e filosofia, ha inoltre evidenziato che "é necessario comunque avere molta prudenza su questi ritrovamenti. Prima di entusiasmarci è necessario attendere che la soprintendenza si esprima in modo definitivo". |
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"Sulla vicenda della statua o della presunta armatura è stato fatto tanto rumore per nulla". Lo ha detto la soprintendente ai beni archeologici della Calabria, Simonetta Bonomi, dopo che dal mare di Capo Bruzzano è stato trovato un radiatore nel luogo dove era stata segnalata la presenza di una statua o di una armatura incagliata tra gli scogli. "Ora speriamo che nel luogo dove hanno trovato il leone - ha aggiunto - ci sia qualcosa di più interessante. Bisognerebbe dire quanto è costato allo Stato tutto questo circo ed è una situazione che si poteva evitare. Bastava attenersi alle procedure ed evitare di informare prima la stampa e poi le autorità. Ci saremmo evitata una serie di spese inutili". |
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