Tragedia sfiorata a causa di un vastissimo incendio, la cui natura sarebbe di origine dolosa, divampato poco prima di mezzanotte di domenica scorsa alle pendici del castello medioevale dei principi Carafa della Spina. Le fiamme, altissime e alimentate pure da un forte vento, oltre a lambire numerose abitazioni, alcune delle quali fatte evacuare per precauzione dagli agenti della Polizia municipale di Roccella, diretta dal tenente colonnello Bruno Di Iacovo, hanno distrutto ben cinque ettari di macchia mediterranea, incenerendo, inoltre, quasi l’intera e suggestiva rupe che circonda il fantastico e suggestivo maniero. A parte i palpabili e prolungati momenti di paura vissuti da decine e decine di famiglie che abitano alle pendici del castello, le fiamme hanno distrutto pure gran parte della staccionata in legno, con annesso percorso, realizzata anni fa attorno alla rupe del castello.
Anche se per spegnere il rogo ci son volute diverse ore, a evitare guai davvero peggiori e alti rischi per le persone, è stato il pronto intervento degli agenti della Polizia municipale roccellese, degli assessori Vincenzo Bombardieri, Vittorio Zito e Francesco Ursino, dei vigili del fuoco di Siderno, dei carabinieri della stazione di Roccella e dei componenti della sezione “Aniello Ursino” della Protezione civile.