Deciderà solo nei prossimi giorni il Tribunale della libertà di Reggio Calabria che stamani ha discusso la richiesta di scarcerazione di Antonio Rappoccio, il consigliere regionale della Calabria del Pri, eletto con la lista Insieme per la Calabria, arrestato nelle scorse settimane per associazione per delinquere, corruzione elettorale aggravata, truffa e peculato. Il suo difensore, l'avv. Giacomo Iaria, in tre ore di intervento, ha esaminato punto per punto le accuse mosse dalla Procura generale reggina ed ha chiesto la scarcerazione o, in subordine, la concessione degli arresti domiciliari. Richiesta alla quale si è opposto l'avvocato generale Antonio Scuderi, titolare dell'inchiesta dopo che questa è stata avocata. Rappoccio è accusato di avere costituito alcune cooperative al solo scopo di creare concorsi fantasma per posti di lavoro in cambio di voti e di avere schedato tutti coloro che vi hanno partecipato. Scuderi ha illustrato anche la nuova documentazione prodotta agli atti dell'inchiesta che comprende i verbali di interrogatorio di alcuni dipendenti della società Sud Energia, del notaio che ha costituito una delle cooperative e di altre persone venute in contatto con queste cooperative. Agli atti sono stati allegati anche alcuni documenti riguardanti la Sud Energia trovati a casa di Rappoccio nel corso della perquisizione disposta da Scuderi ed eseguita dalla guardia di finanza. Al termine dell'udienza, i giudici si sono riservati di decidere. Il termine ultimi per il deposito della decisione è giovedì prossimo