Intervistato dal Gr3 in merito alla richiesta di scioglimento del Comune di Reggio Calabria e alla "piovra globale" della 'ndrangheta, lo scrittore ed ex presidente della Commissione parlamentare antimafia, Francesco Forgione, ha sottolineato come ''già nel 1869 Reggio Calabria sia stato il primo comune sciolto per mafia, con un decreto del Re".
"La Commissione parlamentare antimafia - ha aggiunto Fiorgione - esiste dal 1963 ma la prima relazione sulla 'ndrangheta e' stata approvata il 18 febbraio del 2008. I boss della 'ndrangheta non hanno mai sfidato lo stato, come ha fatto cosa nostra in Sicilia.
La 'ndrangheta ha scelto sempre la strada dell'inabissamento nelle pieghe della società rivalutando la potenza globale che è diventata. La 'ndrangheta nel mondo arriva con i flussi dell'emigrazione calabrese che è stata fortissima". In merito all'"inquietante capacità di infiltrazione della 'ndrangheta'', Forgione ha detto che "in Calabria da sempre è esistita una doppiezza del potere che ha avuto come collante la massoneria. In questo momento ci sono tre magistrati in carcere, altri trasferiti d'ufficio e altri dichiarati incompatibili, esponenti della polizia, delle forze dell'ordine, dei servizi segreti.
C'é un livello occulto del potere di cui la 'ndrangheta si e' nutrita. Non vorrei venisse descritta solo come un'organizzazione di narcotrafficanti. Ha soprattutto una grande capacità economica, finanziaria, imprenditoriale. Per questo il mio libro 'Porto franco' parte dal porto di Gioia Tauro, dove la famiglia storica del posto, i Piromalli, da sempre considerati i capi dei capi, rappresentano questo elemento di modernità in un'organizzazione che non è solo criminale, ma è inserita a pieno titolo nell'economia legale".