Il clan Serraino e Seby Vecchio. Elezioni comunali 2007: le 'ndrine di San Sperato appoggiarono il politico del Pdl, attuale presidente del Consiglio comunale di Reggio Calabria e poliziotto con una lunga militanza nella sezione "catturandi" della Squadra Mobile. A chiamarlo in causa, ieri mattina nell'aula bunker, il pentito Vittorio Giuseppe Fregona, classe 1977. Dal banco dei testimoni, nel corso dell'esame del processo "Epilogo", ha tirato in ballo il politico di Palazzo San Giorgio: <Nelle elezioni comunali del 2007 a San Sperato lo portavano avanti in tanti. Da Alessandro Serriano a Fabio Giardiniere, ad altri ragazzi ed amici. L'abbiamo sostenuto ed appoggiato, abbiamo raccolto voti, andavamo in giro con lui. Abbiamo anche festeggiato la sua elezioni e quando c'erano i pronostici che lo davano vincente>. Il pentito Fregona, un passato da picciotto agli ordini della cosca di San Sperato, lo stesso rione di origine di Seby Vecchio. I due si conoscevano bene, come svela lo stesso collaboratore: <Prima delle elezioni parlai con Vecchio. In cambio del mio sostegno mi assicurò che se fosse salito mi avrebbe sistemato. Non l'ha fatto. E come me deluse anche altre persone>. Un comportamento, secondo la ricostruzione di Vittorio Giuseppe Fregona, che Seby Vecchio pagò a caro prezzo. Con un'intimidazione in piena regola: <Gli sono state bruciate due macchine, sotto casa a San Sperato. Per bruciargli l'auto fu utilizzato Ivan Nava>. Ivan Nava, secondo la tesi della Direzione distrettuale antimafia, è una delel giovani leve del clan Serraino. Anche lui coinvolto nell'inchiesta "Epilogo", è stato già condannato in primo gardo anche per l'incendio all'a macchina del gionalista Antonino Monteloene.
Non solo politica nelle dichiarazioni rese ieri in Tribunale (presidente Silvana Grasso) da Vittorio Fregona.