L’azienda “B i a n c h i - M e l a c r ino- Morelli” sta attivando i procedimenti in autotutela a seguito della sentenza della Corte Costituzionale che nel 2011 dichiarò illegittimi due articoli della legge approvata dal Consiglio regionale nel 2010 e riferiti alle procedure di assunzione di personale, oltre che di stabilizzazione e progressione. In particolare un articolo è stato dichiarato nullo e «tutte le procedure selettive riservate, che escludano o riducano irragionevolmente la possibilità di accesso dall’esterno, violano il carattere pubblico del concorso». Quarantaquattro medici: 11 del Pronto Soccorso, 2 di Ortopedia; 2 di Malattie Infettive; 2 Nefrologia; 3 Ematologia; 3 Pediatria; 4 Radiologia; 2 Dermatologia; 1 Centro Trasfusionale; 3 Oncologia; 1 Cardiologia; 2 Radioterapia; 1 Ecografia; 2 Urologia; 2 Otorino e 4 Neurologia, rischiano di perdere il posto di lavoro dopo essere stati assunti chi a contratto a tempo indenterminato e chi determinato tra il 2009 e il 2011. L’Azienda, tra la pronuncia della Corte Costituzionale (a lungo ignorata), la delibera della Corte dei Conti per il personale precario e le diffide del Commissario, è tra diversi fuochi e per questo ha preannunciato la possibilità di interrompere i contratti. Oltre al personale medico, però, rischia tantissimo il personale infermieristico che è in una situazione di caos totale tra precariato, contratti mai
stipulati, deroghe bloccate e imminente scadenza.
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