Inchiesta “Bellu Lavuru 2”, fissato al 13 novembre il processo davanti al gup di Reggio Calabria Cinzia Barillà. La richiesta di rinvio a giudizio, formalizzata dal sostituto procuratore della Dda reggina, Giuseppe Lombardo, riguarda venti persone. Tra gli indagati boss di prima grandezza, tra cui spicca il patriarca della ’ndrangheta calabrese,
Peppe Morabito “u tiradrittu”, e personaggi collegati al cartello di cosche di Africo, Bova Marina e Palizzi. Sotto accusa anche funzionari dell’Anas e della società “Condotte”,
costituitesi parte civile. Secondo la tesi della Direzione distrettuale antimafia gli uomini dei clan conquistavano gli appalti pubblici, tra cui strade sulla Statale Jonica 106 e la costruzione di una scuola, utilizzando materiali scadenti e presentando un conto da capogiro alle aziende aggiudicatrici «anche con fatturazioni doppie».
Caricamento commenti
Commenta la notizia