Il Comune deve recuperare 22 milioni di euro che avrebbe indebitamente erogato ai suoi dipendenti nel corso degli anni. Una cifra esorbitante che pesa sulle casse municipali. La Corte dei Conti è tornata alla carica con l’Amministrazione comunale di Reggio Calabria e, nei giorni scorsi, ha inviato una comunicazione poco amichevole al sindaco Demetrio Arena “invitandolo” a essere meno delicato nell’esplosiva questione del recupero crediti nei confronti dei dipendenti comunali e dei dirigenti. Il cortese “invito” dei magistrati contabili, tradotto in soldoni, equivale a un perentorio: applicate delle trattenute direttamente in busta paga. Quanto basta per innescare un’altra bomba sociale e mettere l’Amministrazione Arena con le spalle al muro.
I 22 milioni di euro che la Corte dei Conti vuole che Palazzo San Giorgio recuperi a ogni costo si devono considerare divisi in due gruppi: 11 milioni dovranno essere recuperati dagli stipendi della quasi totalità dei dipendenti comunali; gli altri 11 sono dovuti dai dirigenti e da chi ricopre ruoli apicali all’interno dell’Amministrazione. Per quanto riguarda questi ultimi, l’Amministrazione comunale ha già formalmente contestato i fatti con atti notificati a ciascuno dei soggetti interessati.