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Il sindaco "Chiusura
di cardiologia scellerata"

gioia tauro piazza municipio

"La chiusura del reparto di cardiologia è una scelta scellerata. Siamo pronti a ricorrere con forza e determinazione a tutte le forme di lotta democratiche e civili affinché venga posta la parola fine alle continue rappresaglie nei riguardi di questa città". Lo afferma in una nota il sindaco di Gioia Tauro, Renato Bellofiore. "Sicuramente nessuna norma - aggiunge - impone agli autori dei tagli della Sanità di colpire 'mortalmente' la prima città della provincia posta nel cuore della Piana, la città del Porto più grande del Mediterraneo, la città delle aree industriali e, di conseguenza, la città che oltre alle decine di migliaia di semplici cittadini residenti a Gioia Tauro e negli altri comuni del comprensorio della Piana, detiene la più grande 'polveriera infortunistica' del Meridione, tenuto conto dell'esercito di lavoratori che giornalmente prestano la loro opera nel Porto e nelle varie industrie del territorio". "Se solo - prosegue Bellofiore - si tenesse minimamente conto di questa realtà, riteniamo che a nessuno potrebbe venire in mente di distruggere l'ospedale Giovanni XXIII o anche soltanto di depotenziarlo, con la sua struttura moderna e a norma, per la sua indiscutibile centralità. Invece, sistematicamente, a scapito innanzitutto dei lavoratori a rischio, si vanno gratificando strutture periferiche e fuori norma. Ed è quindi arrivato il momento di dire basta. Non ci stiamo e non ci possiamo stare. E occorre dire alto e forte che siamo pronti a ricorrere con forza e determinazione a tutte le forme di lotta democratiche e civili affinché venga posta la parola fine alle continue 'rappresaglie' nei riguardi di questa città. La chiusura del Reparto di cardiologia dell'Ospedale Giovanni XXIII - scelta questa partorita dal più volte contestato decreto del Presidente della Giunta Regionale per l'attuazione del piano di rientro dai disavanzi del settore sanitario della Regione Calabria - si dovrebbe concretizzare entro la fine del corrente mese di Ottobre. Non posso che manifestare il mio rifiuto incondizionato di fronte ad una scelta assurda, priva di alcuna giustificazione tecnica ed economica, assunta senza alcuna considerazione per le richieste dei cittadini e delle Istituzioni, mortificate nel loro ruolo, finanche al punto dall'apprendere tali notizie dai giornali".(ANSA).

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