Arturo De Felice sarà, dal primo novembre, al vertice nazionale della Dia (la Direzione investigativa antimafia). Lo ha stabilito il ministero dell'Interno. Per De Felice, 60 anni, reggino, si tratta dell'ennesimo incarico prestigioso, che arriva dopo una carriera più che trentennale in Polizia. Il neocapo della Dia entra in Polizia nel 1979. Assegnato alla Questura di Novara nel 1980, ricopre gli incarichi di dirigente della Digos, della squadra mobile e di capo di gabinetto. Trasferito a Catanzaro nel 1987, gli viene affidata la direzione del commissariato di Lamezia Terme. Nel 1992 viene trasferito a Roma, dove presta servizio alla Digos e successivamente dirige il commissariato di Esquilino Monti. Nel 1993 ricopre l'incarico di dirigente al Centro interprovinciale Criminalpol di Reggio Calabria. Dal 1997 al 2000 dirige (dopo averla costituita) la divisione Sirene, struttura interforze creata in Italia a seguito dell'applicazione degli accordi di Shengen. Nel 2000 arriva la nomina a funzionario di collegamento tra il ministero dell'Interno e la commissione parlamentare Antimafia. Dal 2001, promosso dirigente superiore, è stato questore di Alessandria (sue le indagini su Erka e Omar) e, dal 29 luglio 2003, di Perugia, dove, tra l'altro, ha diretto le indagini sull'assassinio della studentessa inglese Meredith Kercher. Il 25 agosto 2008, De Felice torna in Calabria, dove dirige la Questura di Catanzaro fino al trasferimento a quella di Ancona (nel 2010). E' stato insignito delle onorificenze di grande ufficiale dell'Ordine al merito della Repubblica italiana e commendatore dell'Ordine di San Gregorio Magno. (ANSA).