Bond della Federal Reserve degli Stati Uniti d'America falsi del valore nominale di 500 milioni di dollari sono stati sequestrati dalla guardia di finanza nel corso dell'inchiesta che stamani ha portato all' arresto di 29 presunti affiliati a 'ndrangheta e sacra corona unita dediti al narcotraffico. I bond, trovati nel 2011 a casa di un noto imprenditore di Ostuni (Brindisi), Antonio Flore, dovevano servire per precostituire linee di credito da utilizzare per successivi investimenti imprenditoriali.
La scoperta dei bond falsi e' giunta a latere dell'inchiesta principale su un vasto giro di cocaina. Indagando sul gruppo pugliese dell'organizzazione, i finanzieri del Gico-Goa del Nucleo di polizia tributaria di Reggio Calabria hanno accertato che lo stesso gruppo era impegnato ad introdurre in Italia i bond falsi da 500 milioni di dollari. Per evitare il danno economico che l'operazione finanziaria avrebbe causato, i finanzieri sono entrati in azione il 24 marzo del 2011 ed hanno sequestrato i bond che erano chiusi in cassaforte nell'abitazione di Flore. Il rinvenimento ha confermato ciò che era emerso dalle intercettazioni e l'esistenza di un gruppo dedito all'importazione di falsi bond che, secondo l'accusa, era composto da Mario Spagnolo, di 50 anni, Leonardo Brescia (42), Alessandro Molinari (47), Giancarlo Sorrone (47) e Cosimo Ribezzi (53). Le indagini sono state dirette dal procuratore capo facente funzioni di Reggio Calabria, Ottavio Sferlazza, dal procuratore aggiunto Nicola Gratteri e dai pm della Dda Federico Perrone Capano e Francesco Tedesco.
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