Sono proseguiti gli interrogatori delle persone colpite da misura cautelare nell’ambito dell’operazione “Cartaruga”, condotta dalla Polizia contro la cosca Rosmini. Davanti al gip Domenico Santoro, ieri, sono comparsi i sette indagati che si trovano agli arresti domiciliari.
Uno solo di loro, Natale Paolo Alampi, difeso dall’avvocato Marco Tullio Martino, si è avvalso della facoltà di non rispondere. Gli altri, invece, hanno risposto alle domande del giudice sostenendo l’infondatezza delle accuse e la loro estraneità in ordine ai fatti contestati nel procedimento.
Uno dopo l’altro sono stati sentiti Domenico Freno (avvocati Demetrio e Maria Teresa Pratticò), Bruno Rosmini e Luana Rosmini (avvocato Michele Priolo), Gesualdo Esposito (avvocato Emanuele Genovese) e Antonio Stelitano (avvocato Giacomo Iaria).
Quest’ultimo, in particolare, è il titolare del bar “Settimo cielo” che, secondo l’accusa, avrebbe gestito fittiziamente in quanto il vero proprietario era Diego Quartuccio, arrestato nell’ambito dell’operazione “San Giorgio”.