
Tutte le categorie produttive (Confindustria, Confcommercio, Confesercenti, Confartigianato, Cna, Casartigiani, Coldiretti, Cia, Confagricoltura) della città hanno inoltrato una lettera al prefetto Piscitelli in cui si offrono per dare il loro contributo per «ricostruire Reggio. La cità vive un momento tra i più difficili della sua storia – scrivono –. Lo scioglimento del consiglio comunale per contiguità con la ’ndrangheta e il commissariamento hanno determinato una sospensione dell’attività politico-amministrativa in una Reggio che presenta evidenti aspetti di arretratezza economica rispetto al resto del Paese. Questo tempo dovrà essere utilmente messo a frutto, attraverso uno straordinario impegno della società civile affinché si creino i presupposti di un rilancio della vita sociale, politica ed economica della città. Per questo, rivendichiamo il ruolo che, d’ora in poi, le associazioni rappresentative delle categorie produttive, gli ordini professionali, le parti sociali e tutte le altre risorse ed energie positive dovranno svolgere per contribuire a far rialzare una realtà urbana in palese difficoltà».
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