
Maxi confisca di ben confermata anche dai giudici della Corte d’appello sezione “M isure di prevenzione”. Il “t e s oro” di Alfredo Ionetti, 75 anni, reggino, considerato il cassiere del boss della ’ndrangheta, Pasquale Condello “Il Supremo”, rimane nelle mani dello Stato. La conferma del decreto di confisca è stata ribadita dal collegio presieduto dal giudice Antonio Napoli, consiglieri Natina Pratticò e Adriana Costabile. Si tratta di un patrimonio di circa 50 milioni di euro tra fabbricati, società, conti correnti
e titoli. L’imprenditore Alfredo Ionetti, che secondo i magistrati della Direzione distrettuale antimafia di Reggio Calabria, vantava un ruolo di “f e d e l i s s imo” del padrino di Archi gestendo gli affari in giro per l'Italia e riciclando parte dei soldi che sarebbero stati frutto dell’attività criminale e non di imprenditoria onesta e legale.
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