
Sono trascorsi esattamente due anni dalla terribile alluvione che ha provocato la tracimazione del fiume Budello, che scorre a nord di Gioia Tauro, che ha causato allagamenti e danni incalcolabili e tanta paura tra i cittadini.
Mancava qualche minuto alle quindici proprio del due novembre del 2010, infatti, quando una vera e propria valanga di acqua e di fango ha investito la periferia Nord di Gioia Tauro interessando i quartieri Valle Amena, Fiume e Tre Palmenti rimasti letteralmente coperti da una coltre di fanghiglia e di detriti.
Incalcolabili i danni registrati: circa duecento abitazioni dichiarate inagibili, oltre centoventi tra esercizi commerciali ed aziende che hanno pagato le conseguenze della rottura degli argini di un corso d’acqua che già in precedenza, in altre occasioni, aveva richiamato l’attenzione generale per i possibili problemi legati alla sicurezza; infatti la pulizia non veniva eseguita da tempo, almeno in modo dovuto, per consentire il normale deflusso dell’acqua.
Per fortuna, è stato sottolineato in quella occasione, la tracimazione si è registrata in pieno giorno. E questo ha consentito di evitare alla città di Gioia Tauro una terribile immane tragedia, perché se la piena fosse arrivata nelle ore notturne sicuramente ci sarebbero state delle vittime.
A distanza di due anni molte ferite, purtroppo, restano ancora aperte.
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