A distanza di pochi giorni tre diverse ordinanze del Comune, hanno «vietato di utilizzare l’acqua per scopi potabili e per il consumo alimentare» nelle aree di Archi, Pellaro e Catona.
Il problema Spiega il dirigente del settore Lavori pubblici Marcello Cammera: «si è verificato a causa del calo di sorgenti, pozzi e serbatoi. Riducendo la quantità la presenza di alcuni elementi come ferro e floruri aumentano».
I controlli Sono incrociati mentre il Comune effettua prelievi e controlli in pozzi e serbatoi, l’Arpacal analizza i campioni (prelevati dall’Asp) dalle fontane pubbliche. Nel territorio di Archi si tratta di un inquinamento di tipo chimico, spiega il direttore del dipartimento Arpacal reggino Giovanna Belmusto, a Catona invece di tipo batteriologico, a Pellaro emergono entrambi i fenomeni.
Il Comune ha già avviato gli interventi di clorazione, sollecitando intanto la Sorical affinché possa aumentare la portata e miscelare nuova acqua.
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