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Deteneva droga e munizioni,
falegname in manette

papaluca gioacchino

La droga e le munizioni erano abilmente occultate in due posti diversi all’interno della sua falegnameria, che è ubicata in Vico Gelso, all’estrema periferia del centro abitato. L'arresto è stato eseguito nell’ambito di una attività di controllo, finalizzata soprattutto a contrastare il fenomeno delle rapine ai danni di cacciatori della Piana, condotta dai militari della Compagnia di Gioia Tauro unitamente a quelli della stazione di Melicucco che hanno operato col supporto dei colleghi dello Squadrone Cacciatori di Calabria e del Gruppo cinofili di Vibo Valentia guidati dal capitano Francesco Cinnirella. I carabinieri hanno proceduto a una lunga perquisizione all’interno del laboratorio dove sono state trovate in buste diverse varie confezioni di eroina e marijuana. Ma la scoperta dei carabinieri non finiva qui. Anzi, il “meglio” doveva ancora venire. In un’area attigua alla falegnameria, un giardino di proprietà di una persona legata a Papaluca da vincoli di parentela, della quale gli inquirenti non hanno fornito le generalità, è stata trovata, infatti, una vera e propria santabarbara. Da tre contenitori di plastica, interrati a poco più di un metro di profondità, sono infatti saltati fuori armi e munizioni ed altro ancora. Si tratta di un micidiale fucile automatico calibro 12 marca Benelli modello M1, di un fucile automatico calibro 7,64 marca Zavodi Zastava fabbricato nella ex Jugoslavia, privo di matricola, di una pistola automatica calibro 7,65 marca Ceska, anch’essa di fabbricazione jugoslava, 400 colpi di calibro diverso per armi a canna corta e a canna lunga, 200 colpi calibro 7,64 per fucile e inoltre di 348 colpi per fucili di altri calibri.

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