
Un grande momento di lotta e di memoria, di festa e di ribellione, di rabbia e di coraggio da parte degli onesti. Teatro dell’iniziativa una città antimafia che crede e punta nei giovani come vera speranza per il cambiamento.
Da Polistena un messaggio chiaro e forte da parte di una Calabria che non si arrende di fronte alla ’ndrangheta, alla corruzione, alla zona grigia dei colletti bianchi. In tantissimi (secondo gli organizzatori almeno 5mila persone) hanno raccolto l’invito lanciato dall’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Michele Tripodi che, in occasione del 10° appuntamento della “Stagione dell’antimafia”, ha promosso una manifestazione, una marcia dai tanti significati, a cominciare dalla coraggiosa decisione di dedicare due strade, rispettivamente a Peppino Impastato e a Don Pino Puglisi, ed una piazza al giudice Antonino Scopelliti. Il lungo corteo, attraversata tutta la città, è giunto in piazza del Popolo.
Il corteo, con in testa lo storico complesso bandistico di città di Polistena, è stato aperto dallo striscione “no alle mafie, no ai corrotti lottiamo insieme per il cambiamento” portato in mano dai volontari del Servizio civile nazionale.
A seguire i gonfaloni dei Comuni della Piana di Gioia Tauro (20 i sindaci presenti), e dei Comuni di Isola Capo Rizzuto, Lamezia Terme e Pianopoli. A chiudere il corteo, la musica ed i balli della tradizione popolare, grazie a due coppie di giganti. Tutte le scuole cittadine di ogni ordine e grado, gli istituti scolastici di Cittanova, Taurianova, Rosarno, Gioia Tauro e Palmi, si sono sbizzarrite nel preparare i tanti striscioni che hanno colorato il corteo
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