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Il giudice Giglio
respinge le accuse

giglio vincenzo

Il giudice Vincenzo Giglio, ex presidente del Tribunale “Misure di prevenzione” di Reggio Calabria”, è stato sottoposto all’esame del pm nel processo che si sta celebrando a Milano nei confronti di un gruppo contiguo alla ’ndrangheta composto da politici, magistrati e “colletti bianchi”. Il magistrato reggino si è difeso con fermezza replicando a tutte le domande che gli sono state sottoposte dal sostituto procuratore distrettuale antimafia di Milano, Paolo Storari. Numerosi gli argomenti al centro dell’approfondito esame dell’imputato. Dai rapporti con i politici calabresi Franco Morelli e Luigi Fedele al giallo del fax sui carichi pendenti per “associazione mafiosa” a favore del consigliere regionale in odor di mafia. Ed inoltre risposte puntuali «sulle cene elettorali alle quali io stesso - ha detto il giudice Giglio - partecipai in compagnia di mia moglie».
Giglio ha confermato inoltre l’incontro «organizzato a favore di Fedele in cui feci la conoscenza di Giulio Lampada», l’imprenditore di origini reggine che ha fatto fortuna
a Milano gestendo una significativa fetta del business dei video giochi grazie ai suoi presunti agganci con le cosche della ’ndrangheta di Reggio Calabria. Dopo l’esame della difesa, il magistrato reggino ha reso lunghe dichiarazioni spontanee.

I dettagli nell'articolo che troverete sul nostro giornale a pagina 25

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