
I nodi arrivano al “pettine” della Corte dei Conti. Non è detto infatti che le dimissioni del sindaco Pepè Lombardo e della maggioranza dei consiglieri possa evitare che il Comune subisca la dichiarazione di dissesto finanziario. Si saprà solo dopo dell’incontro tra i giudici contabili catanzaresi e la commissaria straordinaria Francesca Crea. Oggi, infatti, lei e il subcommissario Giuseppe Putortì, saranno a Catanzaro per essere sentiti dai giudici intorno alle mancate adozioni, da parte della dimissionaria Giunta, delle necessarie misure correttive indicate dai giudici contabili nella relazione (la numero 48/2012) trasmessa il 30 maggio scorso all’allora sindaco Lombardo.
In quella relazione, seguita alla verifica del rendiconto 2010, i giudici evidenziavano «l’esistenza di comportamenti difformi dalla sana gestione finanziaria» nonchè «il mancato rispetto degli obiettivi posti con il patto di stabilità». Osservazioni che evidenziavano che la situazione finanziaria del Comune era (e ancora è) gravemente deficitaria a causa della «forte criticità nella gestione dei residui che denota, l'incapacità dell’ente di esercitare nei tempi dovuti le attività per il completamento delle fasi di gestione dell’entrata e della spesa». E proprio per evitare che tale situazione potesse «incidere negativamente sull'autonomia finanziaria dell’ente» i giudici contabili non solo invitavano l’amministrazione Lombardo ad effettuare, entro tre mesi, le «necessarie correzioni», ma evidenziavano che la nuova normativa contabile «stabilisce che in presenza di residui attivi con elevato grado di anzianità è necessario vincolare l’utilizzo dell’avanzo al loro effettivo realizzo».
Caricamento commenti
Commenta la notizia