Reggio

Mercoledì 25 Giugno 2025

Terapia d'urto per sanare i conti

Locri

La mancata adozione «di idonee misure correttive» miranti a riequilibrare le casse del comune  hanno catapultato l’ente «in un bivio tra  dichiarare il dissesto finanziario al fine di azzerare la situazione patologica» economica in cui versa oppure «tentare un piano di salvataggio capace di ripristinare gli equilibri di bilancio». Questo sostanzialmente quanto scritto nella pronuncia adottata dalla Corte dei Conti della Calabria nella udienza dello scorso 15 novembre e trasmessa   lunedì pomeriggio alla   commissaria straordinaria del comune di Locri, il viceprefetto Francesca Crea.
 Nella pronuncia i  giudici contabili indicano alla commissaria straordinaria quali debbano essere le azioni incisive da intraprendere per   evitare il crack e ristabilire  gli equilibri di bilancio. Innanzi tutto dovranno essere attivati «interventi strutturali di riduzione delle spese correnti», nonché dar vita ad  una «incisiva lotta alla evasione dei tributi locali” a partire da quelli inerenti Ici e Imu. Quindi si dovrà  dar   corso alla «vendita del patrimonio comunale disponibile», oltre che effettuare la «rinegoziazione dei termini di pagamento dei debiti scaduti».  I magistrati contabili hanno dato alla commissaria straordinaria un termine di 15 giorni dalla ricezione della pronuncia, «al fine di consentire la produzione di eventuali ulteriori controdeduzioni».

 

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