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Delitto Parrelli,
movente d'onore

Cerchio delle indagini chiuso e presunto autore del  terribile fatto di sangue, nel quale, tra l’altro, è stata uccisa una persona innocente, individuato ma non ancora arrestato perché irreperibile.
A conclusione di una capillare e mirata indagine compiuta dai carabinieri della compagnia di Roccella Jonica, della stazione di Gioiosa Jonica e del Gruppo di Locri, è stato, infatti, individuato l’autore dell’omicidio dell’operaio forestale di Gioiosa Jonica Giuseppe Parrelli, 50 anni, incensurato, e del tentato omicidio del meccanico, Giovanni Schirripa, di 26 anni, anch’egli gioiosano.
Il fatto di sangue, come si ricorderà, si è verificato nel pomeriggio di lunedì scorso nella contrada Mazzarella di Gioiosa Jonica all’ingresso dell’officina di proprietà del gioiosano Donato Commisso, 46 anni, suocero di Giovanni Schirripa, il giovane meccanico rimasto gravemente ferito nell’agguato e ancora ricoverato, dopo il delicato intervento chirurgico alla testa, agli Ospedali Riuniti di Reggio Calabria.
Con le accuse di omicidio, tentato omicidio, porto e detenzione illegale di una pistola e spari in luogo pubblico, la Procura di Locri ieri mattina ha emesso un decreto di fermo nei confronti di un giovane gioiosano poco più che trentenne del quale però, per chiari motivi investigativi, non sono state fornite le generalità. Dietro l’agguato, costato la vita a Parrelli, vittima innocente e padre di ben quattro figli tutti minorenni, non c’è, come già evidenziato nei servizi precedenti, un movente di ‘ndrangheta ma una vicenda di natura privata, come gli investigatori dei carabinieri sarebbero riusciti ad accertare nonostante il clima di omertà che sin da subito dopo l’agguato ha inevitabilmente  avvolto l’intera vicenda.

 

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