Reggio

Lunedì 28 Aprile 2025

Sara, inevitabile rinvio. I genitori

Preso atto del mancato perfezionamento di alcune notifiche agli indagati, il gip di Locri ha rinviato al 21 gennaio l’udienza camerale sull’opposizione presentata dai genitori della piccola Sara Sarti contro la richiesta di archiviazione dell’indagine su quattro medici destinatari di un avviso di garanzia per omicidio colposo. Come si ricorderà la piccola Sara, di Vecchiano (Pisa) è morta nell’agosto del 2009 all’ospedale di Locri. Dopo le indagini e diverse udienze preliminari la Procura, per due volte, ha chiesto al Gip l’archiviazione del caso, rilevando la mancanza di colpa medica.
L’udienza di ieri era stata fissata a distanza di 18 mesi dal deposito della richiesta di archiviazione, firmata dall’allora capo della procura, dottor Giuseppe Carbone. Già nei giorni scorsi gli avvocati Giovanni Frullano ed Elena Mannucci, che assistono Caterina Nicita e Alessandro Sarti, hanno rappresentato che a loro la notifica della fissazione dell’udienza è giunta fuori termini. Nonostante ciò, i difensori si sono presentati all’udienza di ieri rinunciando ad ogni eccezione possibile in merito ai vizi da cui erano affette le ritardate notifiche. Sempre ieri erano presenti, quali legali di fiducia di due degli indagati, gli avvocati Giancarlo Tropiano ed Emanuele Procopio. La Procura era assente, ma essendo un’udienza camerale non vi era l’obbligo di presenziare.  Il gip Caterina Capitò, preso atto del mancato perfezionamento delle notifiche, ha rinviato al 21 gennaio.
Alessandro Sarti, papà della piccola Sara, fuori dal Palazzo di giustizia, non ha nascosto il suo sconforto: «Sono ormai tre anni che da Pisa vengo invano a Locri per assistere ad udienze che non vengono celebrate per mancanza delle notifiche. Per ottenere giustizia per mia figlia anche oggi ho speso il mio intero stipendio mensile in biglietti aerei e trasferimenti. Sono veramente deluso ed amareggiato:

 

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