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Clan Lampada, la verità
sulla fuga di notizie

l'ex capo della mobile di reggio renato cortese

Sarà il presidente della Regione Calabria, Giuseppe Scopelliti, a testimoniare domani davanti al Tribunale collegiale di Milano nel processo che vede alla sbarra le presunte famiglie mafiose di Reggio, i Lampada e i Valle, accanto a magistrati, politici e colletti bianchi. Il governatore della Calabria sarà sentito dalla difesa del giudice Vincenzo Giglio sulla cosiddetta vicenda Sarlo, la moglie-manager della Pubblica amministrazione che è stata nominata commissario dell’Azienda sanitaria di Vibo Valentia in mobilità dalla Provincia di Reggio. Fatti per i quali lo stesso governatore Scopelliti e alcuni assessori della giunta regionale sono indagati dalla Procura di Catanzaro.
Nell’udienza che è in programma domani è prevista un’altra importante testimonianza: quella dell’agente dei Servizi segreti di Reggio Calabria che incontrò il medico Vincenzo Giglio, cugino del magistrato sotto accusa, per il misterioso episodio della fuga di notizie sull’inchiesta che la Direzione distrettuale antimafia di Milano stava portando avanti contro le cosche della ’ndrangheta che operavano sull’asse Calabria-Lombardia. Indagini che vedevano coinvolti le famiglie Lampada e Valle, che nella ricostruzione dell’accusa opererebbero a Milano per conto dei Condello e De Stefano.

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