I sindacati Anaao, Cimo e Ugl-medici hanno proclamato lo stato di agitazione del personale medico del Pronto Soccorso degli Ospedali Riuniti. Ieri hanno inviato una lettera al prefetto Vittorio Piscitelli e al direttore generale dell’Azienda Ospedaliera “Bianchi-Melacrino-Morelli” per segnalare le difficoltà che attanagliano l’importante presidio e, nella stessa missiva, ipotizzano anche di essere costretti a proclamare tre giorni di sciopero se le cose non dovessero cambiare.
Una situazione potenzialmente esplosiva che è l’anticamera di una vera e propria emergenza sociale, perché non si può riuscire nemmeno a immaginare un Pronto Soccorso – che fornisce di media almeno 200 prestazioni quotidiane – chiuso per tre giorni. Ma la situazione è grave e si sta stancamente trascinando da alcuni mesi, tanto che ha portato i medici a un livello di esasperazione tale che non consente di andare oltre.