Nulla di nuovo dal fronte Atam. La protesta dei 350 lavoratori continua. E i disagi per le fasce dei cittadini più deboli pure. Anche ieri i dipendenti dell’Azienda reggina di trasporto pubblico si sono recati in azienda, hanno presidiato il piazzale per tutta la durata del loro turno e non sono usciti con gli autobus per effettuare il loro servizio. «Ci spiace davvero tanto per i cittadini cui rinnoviamo le nostre scuse per i disagi che stiamo arrecando, tuttavia fino a quando non avremo un tavolo in Prefettura che ci possa dare risposte certe sui nostri stipendi arretrati non retrocederemo di un solo millimetro. Lo dobbiamo ai nostri figli e alle nostre famiglie», avvisano i lavoratori dall’Aventino (all’inizio del viale Calabria) sul quale si sono ritirati la settimana scorsa.
Eppure, ieri – nella giornata della massima protesta che ha assediato per ore Palazzo San Giorgio –, si è aperto uno spiraglio che può indurre all’ottimismo per potere tornare presto alla normalità. Alcuni rappresentanti del “comitato” hanno riferito di essere riusciti a incontrare il commissario Panico e di essere stati rassicurati, poiché l’inquilino di Palazzo San Giorgio ha garantito loro di seguire con grande attenzione l’evolversi dell’intera vicenda. E subito dopo è giunta dal prefetto Vittorio Piscitelli la convocazione per venerdì di un tavolo tecnico in Prefettura, cui parteciperanno Atam, Regione, Comune , sindacati e una delegazione di lavoratori per vedere di trovare una soluzione a questa situazione ormai del tutto insostenibile.