I lavoratori dell’Atam sono particolarmente arrabbiati. Il tira molla che si registra a ogni fine mese ha stancato tutti. Ogni volta che c’è da incassare le sacrosante spettanze ci sono intoppi burocratici e ritardi. Con una nota diffusa ieri, i lavoratori costituiti in Comitato si rivolgono al prefetto Vincenzo Panico, capo della commissione straordinaria che governa Palazzo San Giorgio: «Il problema per ci porta ancora a scrivere –si legge nel documento –è di spiegare al Commissario che allo stato attuale guida il Comune di Reggio Calabria (azionista unico dell’Atam Spa, della quale noi siamo orgogliosamente dipendenti) che da circa 3 mesi, oltre la tredicesima mensilità,
non percepiamo lo stipendio e con gran difficoltà economiche e di tranquillità mentale stentiamo a far vivere le nostre famiglie giornalmente, soprattutto in un periodo come quello attuale, con le festività imminenti». Nella nota si legge ancora: «Chiediamo scusa, ma la cosa che ci sembra più assurda è che un prefetto che guida il Comune, pur sapendo di queste difficoltà, non di piccola rilevanza, ci faccia sapere che prima di giorno 15 non ci possa ricevere e prendere alcuna iniziativa per discutere e provare qualche soluzione a tale problema. Pertanto le nostre famiglie dovrebbero aspettare per “sopravvivere” tale data, sempre se dopo l’incontro si trovi una soluzione immediata».