
Tutta la rabbia covata in questi giorni dai dipendenti comunali esplode davanti a Palazzo San Giorgio. Al colmo dell’esasperazione si prova anche a forzare l’ingresso. Tentativo respinto dalle forze dell’ordine.
Il personale non vuole pagare i debiti altrui e, soprattutto, non accetta l’idea di averne causati a sua volta procurando – secondo la relazione degli ispettori ministeriali ripresa dalla Corte dei Conti e rilanciata dalla terna commissariale – un danno di ben ventidue milioni di euro all’Ente con i benefici, dichiarati illegittimi, della progressione economica orizzontale. Un contenzioso rispetto al quale la disciolta amministrazione aveva deciso di procedere per gradi, investendo il giudice del lavoro, ma rimesso in pista dai commissari con la delibera del 29 novembre scorso, immediatamente esecutiva, tendente al recupero delle somme che sarebbero state indebitamente percepite. Tradotto, significa che la busta paga dei dipendenti sarà alleggerita, per un tempo assai lungo, di una cifra variabile tra gli ottanta e i trecento euro a seconda della qualifica rivestita. Tutto ciò mentre i lavoratori di Palazzo San Giorgio aspettano ancora di ricevere lo stipendio di novembre che, secondo gli impegni, doveva essere pagato venerdì scorso.
Momenti di tensione a Piazza Italia. Per fortuna senza indidenti. Poi l’incontro con i commissari straordinari. Che hanno preso ventiquattr’ore di tempo per pronunciarsi. L’appuntamento è per domani alle 17,30.
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