Il forfait di Lo Giudice scatena una polemica ad ampio raggio. Lo stesso pm Lombardo contesta l’origine dell’impedimento dell’ex capo clan reggino «per ragioni di sicurezza» avendo testimoniato nel mese di novembre nel Tribunale di piazza Castello a Reggio. Ed inoltre non nasconde la propria contrarietà rispetto alla nota a firma della Squadra Mobile: «L’ufficio competente è il Servizio centrale di protezione che al mio ufficio non ha mai inviato alcuna comunicazione sul caso. Lo apprendo soltanto oggi e da parte
di chi non ha competenza a farlo. Questo pm non subisce alcun tipo di condizionamento da qualsiasi ufficio di polizia giudiziaria». La presidente Silvana Grasso cerca di mediare: «Questo Tribunale non vuole strozzare attività processuale. Ma non ha competenza su determinate questioni inerenti la gestione del collaboratore di giustizia».
Caricamento commenti
Commenta la notizia