Composti nel loro dolore, con gli occhi lucidi, pieni di lacrime, stringono in mano la foto del loro caro che non c’è più, mostrando, con tanta tristezza, anche la foto della moglie e delle due bambine rimaste orfane a causa di un tragico e brutale destino. Sono i familiari (il fratello Diaby Elhadj Mamah, il cognato Cisse Mamadou, il nipote Diaby Mohamed Haira e gli zii Cisse Boubacar e Cisse Bakaou) di Diaby Elhadj Adnamy, nato il 1 gennaio 1978 a Conakry la capitale della Guinea, che intorno alle ore 19 di giovedì ha perso la vita, investito e trascinato da un’auto per circa 30 metri, mentre, alla guida della sua bicicletta, dopo aver raccolto mandarini in campagna e aver comprato al supermercato un po’ di viveri, stava percorrendo, in località Fabiana, nel territorio di Candidoni, 150 metri prima dello svincolo per Laureana, la provinciale che da Rosarno conduce a Vibo.
Adnamy stava raggiungendo un casolare abbandonato dove viveva insieme ad una quindicina di suoi connazionali. I carabinieri hanno denunciato per omicidio colposo ed omissione di soccorso, R.N., 38 anni, di Mileto.
Questa mattina, alle ore 10,40, i familiari dello sfortunato ragazzo sono giunti all’ospedale “Santa Maria degli Ungheresi” di Polistena, provenienti da Modena. Ad accoglierli, Renato Fida, segretario della Flai Cgil della Piana e l’avvocato Graziella Demasi, dell’ufficio legale della Cgil. Poco dopo, a portare loro conforto, sono giunti, da Rosarno, gli assessori comunali Michele Fabrizio e Francesco Bonelli.