Reggio

Sabato 26 Aprile 2025

Terzo settore, arrivano 2 mensilità

In piazza per far sentire alla città la voce di chi non  ha voce. «Viviamo in questi giorni con la paura che Reggio dimentichi i suoi figli più deboli e fragili, quegli ultimi chiamati a pagare il prezzo più alto del dramma sociale che stiamo vivendo». Il Terzo settore da piazza Italia imbastisce il rapporto alla città, forse distratta rispetto al rischio sempre più concreto che spariscano servizi essenziali con cui ogni giorno si danno risposte a 5000 persone. Anziani bambini, disabili, senzatetto, poveri che vengono serviti nei centri diurni, che vivono nelle strutture residenziali, che vengono assistite a domicilio, che ricevono nelle mense un pasto caldo. Uomini che riacquistano la propria dignità. Realtà che anche alla luce dei tagli potrebbero scomparire.
Anche se dall’incontro con il commissario Panico emergono spiragli alimentano le speranze. In arrivo due mensilità e i fondi vincolati per la legge 285. Oltre alla boccata d’ossigeno che consente (dopo 7 mesi senza pagamenti e un debito di 8 milioni di euro), di cominciare a respirare si aprono nuove prospettive. «Da gennaio la commissione conta di poter disporre di una liquidità più stabile» spiega Luciano Squillaci, portavoce del Coordinamento del Terzo Settore. Elemento questo che veste il futuro di maggiore stabilità. Inoltre i commissari hanno dato disponibilità ad istituire un tavolo di confronto permanente.

 

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