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"Bellu lavuru 2",
a giudizio dirigenti
condotte e Anas

Il gup di Reggio Calabria ha rinviato a giudizio 18 persone rimaste coinvolte nell'inchiesta "bellu lavuru 2" su presunte infiltrazioni delle cosche della 'ndrangheta nei lavori di ammodernamento della statale 106 e della costruzione della variante nel centro abitato di Palizzi, nel reggino. Tra gli imputati figurano anche dirigenti di Condotte d'Acqua e dell'Anas. L'operazione, nel gennaio scorso, portò in carcere 21 persone. Un imputato ha scelto il patteggiamento, ed altri due, tra i quali il boss Giuseppe Morabito, detto "tiradrittu", il rito abbreviato. Tutti gli altri compariranno davanti ai giudici del Tribunale di Locri il 28 febbraio. Tra loro figurano Vincenzo Capozza, direttore dei lavori dell'Anas, Pasquale Carrozza, capo cantiere della Società Italiana per Condotte d'Acqua, Rinaldo Strati, amministrativo di cantiere della stessa società, Antonino D'Alessio, direttore di cantiere della società, Sebastiano Paneduro, project manager della società, e Cosimo Claudio Giuffrida, direttore tecnico della società appaltatrice. Anas e Condotte, che hanno sospeso i loro dipendenti subito dopo l'operazione, si sono costituite parte civile. Secondo l'accusa, le cosche Morabito - Bruzzaniti - Palamara, Maisano, Rodà, Vadalà e Talia di Bova Marina, Palizzi, Bruzzano Zeffirio ed Africo, dopo anni di scontri, si erano federate per spartirsi il denaro degli appalti. Quindi si erano infiltrate imponendo le assunzioni, le forniture del materiale, i contratti di subappalto e nolo. (ANSA)

 

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