
Sospesi i termini di custodia cautelare nel processo d’appello del filone principale dell’indagine “Fehida”, sulla faida di San Luca tra le opposte consorterie della ’ndrangheta dei Nirta-Strangio e dei Pelle-Vottari, dove risulta imputato anche Giovanni Strangio, condannato all’ergastolo quale presunto esecutore della strage di Duisburg. Il processo, quindi, è stato rinviato al 24 gennaio per l’esposizione della relazione introduttiva e l’eventuale riapertura del dibattimento. Il congelamento dei termini custodiali è stato deciso dai giudici della Corte d’assise d’appello di Reggio Calabria (presidente Liliana Gaeta, giudice a latere Giuliana Campagna), che hanno accolto la richiesta formulata dal Pg Francesco Scuderi, che ha sostenuto l’assoluta necessità di procedere con la sospensione in considerazione della complessità del procedimento penale, che vede 12 imputati, di cui il solo Luca Liotino, già assolto in primo grado, che risponde di associazione mafiosa, quale presunto partecipe del gruppo tedesco di Kaarst, riconducibile ai Nirta-Strangio.
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