
Cattura dei latitanti, aggressione ai patrimoni della ’ndrangheta, controllo capillare del territorio: su queste tre direttrici operative si è sviluppato, prevalentemente, l’impegno della Polizia nella provincia di Reggio Calabria nel 2012.
Il bilancio tracciato dalla Questura è ricco di brillanti risultati operativi. Sul versante della lotta alla criminalità organizzata, la Squadra Mobile, che ha operato gomito a gomito con i nove commissariati sparsi sul territorio provinciale, ha messo a segno 13 operazioni e catturato ben sette latitanti. Rilevante, inoltre, il dato relativo ai sequestri e alle confische dei beni - 60 milioni di euro - a cui va aggiunto il sequestro di 43 chilogrammi di droga. Numeri significati che la Questura manda in archivio con un bilancio lusinghiero: «Grazie a un costante e forte impegno sul fronte della prevenzione e del controllo del territorio, e del contrasto alla criminalità organizzata, rispondendo così alla sempre maggiore richiesta di sicurezza da parte della cittadinanza».
Ed infatti si chiude il 2012 con 675 persone arrestate in ambito provinciale, alle quali vanno aggiunte le 1115 denunciate. In calo gli omicidi, ma in aumento, seppure di lieve entità e nello standard nazionale probabilmente conseguente alla crisi economica e alla difficoltà di accesso al mondo del lavoro, i reati cosiddetti predatori.
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