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L’anno finisce in un
mare di spazzatura

Il 2012 finisce nella spazzatura. Forse era destino che l’annus horribilis concludesse la sua traiettoria schizofrenica in questo modo. È un anno da buttare nel cassonetto, ammesso che se ne trovi ancora uno in grado di accoglierlo. I reggini sono costretti a muoversi tra cumuli di rifiuti che hanno invaso tutti i quartieri della città, creando in molti casi delle vere e proprie barriere sulle strade e rendendo problematica la circolazione veicolare. Per non parlare dei cattivi odori e dei conseguenti rischi per la salute. L’emergenza reggina è figlia della crisi regionale del settore. Quindici anni di gestione commissariale, condotta in gran parte da ex prefetti ed ex questori, ci hanno ridotti così. In queste condizioni l’ottimismo diventa un esercizio difficile. E tuttavia bisogna fare uno sforzo per immaginare l’uscita dall’incubo. L’appiglio c’è. Si chiama Pianopoli. E, secondo i commissari che governano Palazzo San Giorgio, dovrebbe funzionare: «La riapertura dell’impianto di Pianopoli», affermano, «schiude positive prospettive per la completa ripresa del piano varato per l’emergenza rifiuti in città. Piano che, inevitabilmente, ha subito visibili rallentamenti per l’impossibilità di conferire i rifiuti raccolti, sia in termini ordinari che straordinari». Ricordato che «la raccolta ordinaria dei rifiuti viene eseguita dalla società mista comunale Leonia attraverso lo svuotamento dei cassonetti stradali, con conseguente conferimento all’impianto di Sambatello che, a sua volta, trasporta i rifiuti nell’impianto di Pianopoli», e che «la raccolta straordinaria, invece, viene espletata dall’Ati incaricata dal Commissario delegato regionale per l’Emergenza rifiuti in Calabria con la rimozione dei rifiuti giacenti per strada (che, peraltro, spesso impediscono l’esecuzione della fase ordinaria di raccolta), con successivo conferimento sempre nell’impianto di Pianopoli, in sostituzione di quello di Casignana », la Commissione Straordinaria del Comune assicura di , essere «quotidianamente impegnata, attraverso i continui contatti del coordinatore Vincenzo Panico con il Commissario regionale per l’Emergenza rifiuti nella risoluzione della crisi che segna la città».    

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