L'Azienda Sanitaria Provinciale, guidata dal dg Rosanna Squillacioti, ha affidato il servizio di supporto al 118 in tutto il territorio della provincia di Reggio Calabria per un periodo di cinque mesi. Un provvedimento che mette la parola fine, almeno pe ril momento, alla situazione di vuoto che si è venuta a creare dopo che tutti i servizi si erano fermati sia in città che in provincia. Ma l'affidamento dell'appalto è finito già in polemica. Anzi direttamente in Tribunale. Entro i termini finali previsti dal bando, soltanto una ditta ha depositato l'offerta da parte di "Italiana Servizi e Tauro Soccorso". La proposta contrattuale è quella di 188 mila euro mensili per tutta la durata dell'appalto; in totale 940 mila euro. L'Asp ha proceduto alla verifica delle condizioni di affidamento del servizio e ha dato l'ok alla sottoscrizione del contratto con la ditta. I mezzi sono già in circolazione nella Piana di Gioia Tauro e nella Locride anche se, in base ad alcune indiscrezioni trapelate nella giornata di ieri, pare che ci siano già de problemi. In città, invece, il servizio dovrebbe partire da domani. Allo stato esso è ancora espletato dalla Misericordia. L’associazione aveva ricevuto nei giorni scorsi una comunicazione relativa alla sospensione di servizio da parte dell’Asp ma poiché nel rapporto contrattuale era previsto un preavviso di 15 giorni dalla data della comunicazione di fermo del servizio e ciò non è stato rispettato, i volontari guidati da Enzo Cuzzola hanno proseguito la loro prestazione lavorativa. Volontari che sono sul piede di guerra in tutto il territorio provinciale. Innanzitutto per l’esclusione delle stesse organizzazioni dalla procedura di gara e poi per una serie di presunte irregolarità nella gestione della procedura di gara per le ambulanze. Per questo si sono riunite e hanno deciso di presentare al Tribunale amministrativo regionale di Reggio contro la delibera di affidamento dell’appalto e di successiva aggiudicazione nei confronti della “Italiana Servizi” e “Tauro Soccorso”. Queste sono la Misericordia di Reggio, quella di Gioiosa Jonica, La Lodos di Locri; San Giorgio Soccorso, Croce Azzurra Molochiese, che hanno deciso di rivolgersi alla magistratura per denunciare le irregolarità dell’Azienda, guidata dal dg Rosanna Squillacioti. La discussione davanti al collegio del Tar, al fine di ottenere la sospensione del provvedimento di assegnazione del servizio, è fissata al 16 gennaio prossimo. Fino ad allora la società incaricata dall’Asp potrà lavorare con tranquillità ma le associazioni sono fiduciose per l’esito del giudizio. In ogni caso si tratta di un triste epilogo per tutto il settore sanitario dal momento che i contratti con le associazioni di volontariato per l’Asp si sono interrotti in maniera brusca e che adesso le stesse associazioni abbiano dovuto rivolgersi ad un tribunale per verificare la correttezza del comportamento della stessa Azienda. Per non parlare poi degli ingenti crediti vantati dagli stessi enti e per i quali sono stati attivati altri procedimenti civili.