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Corte dei Conti,
nuova legge
sospende il dissesto

municipio reggio calabria 2
La presentazione della deliberazione di ricorso alla procedura di riequilibrio ex art. 243 bis, comma 1, del Tuel (nel testo del d.l. n.174/2012 come modificato dalla legge di conversione n.213/2012) "sospende la procedura di dissesto guidato, salvo che, alla data di presentazione della deliberazione stessa la Sezione regionale di controllo abbia già adottato la delibera di accertamento del perdurare dell'inadempimento da parte dell'ente locale delle misure correttive e della sussistenza delle condizioni di cui all'art. 244 del Tuel". Lo hanno deciso le sezioni unite della Corte dei Conti in merito alla richiesta della sezione regionale di controllo per la Calabria in merito all'eventuale dichiarazione del dissesto al Comune di Reggio. Era stata la stessa sezione regionale di controllo della Corte dei conti, alla quale torna ora l'incartamento per la decisione finale, ad investire le sezioni unite per sapere se la nuova legge sospendeva comportava "la sospensione o interruzione o arresto tout court dell'intera procedura di dissesto guidato ex art. 6 d.lgs. n. 149/2011, indipendentemente dalla fase procedurale in cui sia giunta e dunque anche qualora siano già proceduralmente emersi sia l'inadempimento delle misure correttive che la sussistenza delle condizioni previste dalla legge per la dichiarazione di dissesto finanziario". Nel loro provvedimento, i giudici delle sezioni unite aggiungono che "la sospensione comporta che nei casi contemplati dal comma 7 dell'art. 243-quater, nei quali è prevista la ripresa del procedimento ex art. 6, comma 2, del d.lgs.149/2012, non si rinnovano i passaggi procedimentali già definiti e la procedura riprende il suo corso". Infine, nel provvedimento, i giudici affermano che "la Sezione regionale di controllo per la regione Calabria per gli specifici casi concernenti i Comuni di Reggio Calabria e di Locri, adotta le conseguenti decisioni in conformità alla presente delibera di orientamento ai sensi dell'art. 6, comma 4, del d.l. 10 ottobre 2012, n. 174, convertito dalla legge 7 dicembre 2012, n. 213". (ANSA)

"Come era nelle previsioni la Corte dei Conti - sezioni Unite, si è pronunciata favorevolmente rispetto alla possibilità che il Comune di Reggio Calabria usufruisca del cosiddetto fondo 'anti-dissesto', rispondendo alla richiesta avanzata nei giorni scorsi della Corte dei Conti sezione Calabria". Lo afferma, in una nota, l'ex sindaco Demetrio Arena. Il Comune è attualmente gestito da commissari dopo lo scioglimento dell'Ente per contiguità mafiosa. "Con questo parere - ha proseguito - la città di Reggio potrà attingere a cospicue risorse messe a disposizione dal Governo per supportare numerosi comuni italiani che stanno attraversando una situazione di difficoltà contabile. Da reggino prima che da Sindaco non posso che esprimere la mia soddisfazione per la positiva decisione della Corte dei Conti. Con questo pronunciamento si apre una fase nuova per l'amministrazione comunale gestita dai Commissari che in virtù di queste fondi e proseguendo nelle azioni intraprese, potranno portare l'amministrazione ad una fase di normalità finanziaria. Da oggi, comunque, occorre concretamente supportare l'operato dei Commissari chiamati ad un ruolo difficoltoso quale quello di amministrare una grande città come Reggio Calabria". "Per sostenere il lavoro dei commissari e al fine di aiutare Reggio a superare nei migliori dei modi questa delicata fase - ha sostenuto Arena - chiederò un incontro ai Commissari per esporre quelle che erano le azioni politiche poste in essere dalla mia amministrazione, con l'auspicio che la terna commissariale possa anche pensare, in questa nuova fase, a proseguire le azioni messe in campo per il futuro della città. Il primo pensiero, in tal senso, deve andare alle fasce più deboli, attraverso la conclusione del piano strategico dei servizi sociali e l'interlocuzione con istituti specializzati nell'erogazione del credito agli organismi terzo settore, con l'obiettivo di risolvere definitivamente le problematiche relative alle spettanze pregresse". (ANSA).

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