È stato siglato, ieri mattina, un accordo di collaborazione tra i vertici regionali e provinciali dell’Agenzia delle Entrate e della Guardia di Finanza con il procuratore generale Salvatore Di Landro e i procuratori della Repubblica del Distretto della Corte d’Appello di Reggio Calabria, per dare piena attuazione alla nuova disciplina dei cosiddetti “costi da reato” introdotta dal Decreto legge numero 16 del 2012. La sottoscrizione dell’accordo – avvenuta nella prestigiosa sede della Procura Generale della Corte d’Appello di Reggio Calabria – ha visto convenuti, per l’Agenzia delle Entrate il direttore regionale dott. Antonino Di Geronimo e il direttore Provinciale reggente dott. Pasquale Borrello, per la Guardia di Finanza il comandante regionale gen. D. Michele Calandro e il comandante provinciale col. Claudio Petrozziello, per l’Autorità giudiziaria il procuratore generale della Repubblica dr. Salvatore Di Landro e i procuratori della Repubblica di Reggio Calabria dott. Ottavio Sferlazza, di Palmi dott. Giuseppe Creazzo e di Locri dott. Salvatore Cosentino. «La nuova disciplina dei “costi da reato”, introdotta dal decreto legge n.16/2012 – spiega una nota congiunta dei soggetti firmatari l’accordo di collaborazione –, prevede che i costi e le spese dei beni o delle prestazioni di servizi direttamente utilizzati per il compimento di atti o attività qualificabili come delitto non colposo, non sono ammessi in deduzione per la determinazione dei relativi redditi quando il pubblico ministero abbia esercitato l’azione penale». Vi era, quindi, sul tappeto la necessità di dovere «concordare le modalità e individuare i referenti delle Istituzioni interessate per dare attuazione alla nuova disciplina, prevedendo scambi di informazioni che realizzassero una sinergia fra procedimento penale e procedimento amministrativo tributario». Da quest’intesa scaturirà dunque «una collaborazione più intensa, che andrà a tutto vantaggio degli interessi dell’Erario e senza pregiudizio per le cautele e le esigenze del procedimento penale che conserverà integre le condizioni previste dal codice di rito in tema di segreto sulle indagini ». Lo scambio di informazioni avverrà nelle due direzioni, prevedendosi la comunicazione, ai fini dell’esercizio delle rispettive competenze, dello stato dei procedimenti penali e amministrativi (notizie in merito a procedimenti penali conseguenti a denunce presentate all’autorità giudiziaria, ovvero sullo stato dei procedimenti amministrativi condotti dall’Agenzia delle Entrate o dalla Guardia di Finanza che contengono rilievi penali). Per l’attuazione di tutto quanto previsto nell’accordo che è stato sottoscritto, è stata creata quindi una rete di referenti costituita da dirigenti dell’Agenzia delle Entrate, da procuratori aggiunti o sostituti delle Procure di Reggio Calabria, Palmi e Locri e, per la Guardia di Finanza, dai dirigenti del servizio di polizia giudiziaria presso i Reparti operanti nelle circoscrizioni delle Procure interessate.