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"Piccolo Carro", il pm chiede pene pesanti

Richieste di pene pesanti quelle avanzate dal pm antimafia Giovani Musarò nei confronti degli imputati nel processo “Piccolo carro”.
Sedici anni e tre mesi di reclusione è la condanna richiesta  nei confronti del commercialista Giovanni Zumbo, la “talpa” che giocava con due mazzi di carte tenendo contatti con i servizi segreti e spifferando ai boss informazioni riservate sulle indagini. Il magistrato della Dda di Reggio Calabria nella requisitoria ha tracciato il profilo di Zumbo, raccontando lo stupore per la sua conoscenza di notizie precise sulle inchieste di Reggio Calabria e Milano. La “talpa” è stata beccata a casa del boss Giuseppe Pelle al quale ha raccontato dell’imminenza degli arresti dell’operazione “Patriarca”, concretizzatasi dopo quattro mesi con quasi trecento arresti tra la Calabria e la Lombardia nell'operazione che cambiò nome in “Crimine”. Zumbo parlava anche con Giovanni Ficara (pure lui imputato al processo) e altri indagati per associazione mafiosa.
 Per Giovanni Ficara il pm ha chiesto la condanna a 14 anni e sei mesi di reclusione, mentre per il terzo imputato Demetrio Domenico Praticò la pena richiesta è di 15 anni di reclusione

 

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