Dalle prime ore della mattinata, gli investigatori della Dia di Roma, in collaborazione col Centro Operativo Dia di Reggio Calabria, stanno eseguendo un'ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip del Tribunale di Roma nei confronti di alcuni esponenti della 'ndrangheta da tempo trasferitisi nella capitale, ritenuti responsabili di ''trasferimento fraudolento di valori", aggravato dal metodo mafioso. L'operazione, coordinata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma, prevede anche il sequestro di beni mobili ed immobili di cospicuo valore, tra cui alcuni noti esercizi commerciali della capitale. Sono inoltre in corso perquisizioni domiciliari a Roma e nella Provincia di Reggio Calabria nei confronti di altri soggetti che rispondono degli stessi reati in stato di libertà.(ANSA).
E' stata la natura sospetta di alcuni investimenti finanziari (trattative commerciali di compravendita di locali commerciali molto rapide, modalità delle trattative, provenienza delle risorse economiche) ad insospettire gli investigatori della Direzione investigativa antimafia che nell'operazione di questa mattina ha colpito gli investimenti della 'ndrangheta a Roma. Il Centro Operativo della Dia della Capitale - con la collaborazione, nella fase esecutiva, della Dia di Reggio Calabria - ha eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere nei confronti di alcuni esponenti legati alla 'ndrina dei Gallico, originari della provincia di Reggio Calabria. L'operazione ha permesso di bloccare in particolare una serie di investimenti di denaro dalla provenienza ritenuta illecita e beni per un valore di circa 20 milioni di euro sono stati sottoposti a sequestro preventivo. Gli arrestati, grazie ad alcuni prestanome e società fittizie, erano riusciti a concludere - investendo ingenti capitali per conto della cosca calabrese di riferimento - una serie di importanti operazioni immobiliari e societarie soprattutto nel settore della ristorazione, impadronendosi di bar e ristoranti ubicati in zone di pregio della Capitale.
C'é anche il bar Antiche Mura, nei pressi dei musei vaticani, tra i locali dove la 'ndrangheta aveva investito per i propri affari a Roma, vicino a San Pietro. E' quanto emerso dall'operazione della Dia, che ha portato a vari sequestri e due arresti. Tra i locali sequestrati c'é anche il ristorante Platinum in via dei Banchi Nuovi, nei pressi di Castel Sant'Angelo, e la società Colonna Antonina srl, di proprietà dei due arrestati, Francesco Frisina e Carmine Saccà, titolare del Bar Chigi, sequestrato nel 2011. (ANSA).
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