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Città assediata da
topi e rifiuti, il
piano di Leonia

Una città ostaggio di spazzatura e topi. Ma Reggio non è Hamelin e attendere l'arrivo del pifferaio magico sarebbe inutile. I cumuli di immondizia che coprono i cassonetti occupando parte della strada diventano l'habitat che i ratti sognano e così mentre il territorio attende che l'emergenza rifiuti arrivi a una svolta i topi ringraziano. E la convivenza prosegue con i rischi tenuti sotto controllo grazie alle temperature invernali. Intanto la Leonia la società mista che dal 2007 si occupa della derattizzazione e della disinfestazione ha elaborato un piano, come spiega il direttore tecnico Giorgio Stiriti. Già nei giorni scorsi è partita una campagna d'intervento con l'aspersione di prodotti enzimatici sui cumuli al fine di neutralizzare i germi, ridurre lo sviluppo di cattivi odori ed effetti collaterali. Un migliaio di postazioni ricoperte di rifiuti sono state irrorate dal prodotto che blocca la decomposizione e la fermentazione dei rifiuti. Un primo step che dovrebbe essere seguito da un'altra campagna di derattizzazione (l’ultima è stata effettuata quest’estate nel mese di giugno-luglio). Ma fino a quando la spazzatura continuerà a rimanere a terra non c'è molto da fare. In questa direzione pare arrivare una prima buona notizia. «È stato potenziato l'impianto di Sambatello – spiega Stiriti – e questo dovrebbe permetterci di aumentare i conferimenti». Infatti ricorda il direttore tecnico «l'accumulo dei rifiuti per terra si è creato per via della continua insufficienza del sistema impiantistico di smaltimento. Quindi prima si dovranno togliere i rifiuti da terra, non era mai capitato che ci fossero giacenze così a lungo, e poi si potrà procedere alla derattizzazione con un intervento di carattere straordinario ». A questo proposito «abbiamo incontrato i dirigenti dell’Asp – prosegue Stiriti – per avviare una campagna d’impatto».

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