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La Regione revoca gli incentivi per il Miramare

Reggio Calabria

Era il simbolo di un sogno. Uno dei primi grandi alberghi del dopo terremoto. Una struttura che si affacciava sul chilometro più bello d'Italia. Ma dal 2004 il Miramare è diventato una ferita aperta che sa di sconfitta per una città che rincorre la sua ambizione di meta turistica. Adesso dopo diverse vicende, anche giudiziarie, una nuova tegola si abbatte sulla società che gestiva il Grande Albergo Miramare. Il dipartimento Turismo sport e spettacolo della Regione infatti con un provvedimento ha revocato il contributo concesso attraverso il Pop (programma operativo plurifondo) 1994-99 sottoprogramma 3 per l’ammodernamento e l’arredamento della struttura alberghiera.
Il provvedimento ripercorre tutto l’iter amministrativo dell’assegnazione degli incentivi che ammontavano a 686 milioni di vecchie lire, pari a 354 mila euro. Un viaggio a ritroso nel tempo fino al 2001 quando il settore «richiedeva una serie di documenti integrativi per la definizione della pratica e l’espletamento del collaudo». Una nota seguita nel 2002 «dalla richiesta di un ulteriore proroga dei termini di scadenza per il completamento dell’iniziativa».  Intanto si legge nel provvedimento «la documentazione propedeutica al collaudo finale risulta incompleta, sia per quanto riguarda i documenti in originale afferenti le spese sostenute e sia per il certificato prevenzione incendi». Atteso che «il settore ha accertato che la ditta Grande Albergo Miramare pur avendo usufruito di proroghe dei termini effettivi del decreto concessorio non ha presentato la documentazione necessaria». Da qui la decisione di revocare il decreto del presidente della giunta regionale del 1999

 

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