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Omicidio Puntorieri,
chiuse le indagini

In tre risponderanno dell’omici - dio di Marco Puntorieri, il giovane ucciso a Reggio Calabria il 15 settembre 2011 davanti alle telecamere che riprendevano l’azio - ne degli assassini. Andranno a processo Domenico Ventura, 50 anni (difeso dagli avvocati Carmelo Chirico e Salvatore Staiano), Natale Cuzzola, 50 anni (difeso dall’avvocato Giacomo Iaria) e Domenico Condemi detto “Dod - dy”, 37 anni (difeso dagli avvocati Marcello Foti e Giacomo Iaria). Il sostituto procuratore distrettuale antimafia, Stefano Musolino, ha formalizzato l’avviso di conclusione indagini avendo ormai ricostruito l’agguato consumato nel torrente Armo, nelle campagne di Gallina. Accuse pesantissime sono state rivolte nei confronti dei tre indagati: «Perchè in concorso tra loro, ed altri ignoti, attiravano con l’inganno Puntorieri Marco presso un luogo isolato nelle colline che risalgono il torrente Armo, nelle vicinanze di un casolare abbandonato, quindi, dopo avere colloquiato con al vittima con modo affabili e conviviali, mentre passeggiavano in quell’area, postisi alle sue spalle gli esplodevano contro alcuni colpi di fucile che raggiungevano Puntorieri Marco anche alla testa, determinandone la morte istantanea». Secondo la tesi della Direzione distrettuale antimafia si tratterebbe inoltre di «un fatto aggravato, perchè consumato con premeditazione, per motivi abietti e futili – legati agli equilibri interni nella locale criminalità organizzata – approfittando dell’isola - mento dei luoghi, con modalità mafiose (secondo il metodo della cosiddetta “lupara bianca”) ed al fine di agevolare l'attività dell’associazione mafiosa (Libri-Caridi- Zindato) di appartenenza, nonché da soggetto: il Ventura, sottoposto, con decreto definitivo, alla sorveglianza speciale con obbligo di soggiorno, durante il periodo della sua applicazione». I tre, sempre con la probabile partecipazione di altre persone rimaste sconosciute agli investigatori della Squadra Mobile, «dopo aver consumato l’omicidio si allontanavano dalla scena del crimine, quindi loro stessi ovvero altri ignoti concorrenti prelevavano il cadavere del Puntorieri occultandolo ».

 

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