Con la società mista messa in liquidazione, dopo le disavventure giudiziarie, quale sarà il futuro dei circa trecento dipendenti della Multiservizi? Un interrogativo inquietante che la Fit-Cisl continua a porre con regolare puntualità – prima al sindaco Arena poi ai commissari – senza però riuscire a ottenere la benché minima risposta. E dubbi e inquietudini tra i tanti lavoratori crescono e si moltiplicano.
«Dopo l’insediamento della commissione straordinaria abbiamo temporeggiato per concederle il tempo di orientarsi in mezzo a tanti problemi e abbiamo inoltrato la prima richiesta lo scorso 3 gennaio – avvisa il segretario generale della Fit-Cisl Giuseppe Larizza – e adesso la reiteriamo con più forza. Perché la liquidazione dell’azienda non può privare la città dei servizi essenziali. Di tutto questo bisogna sedersi e parlare per vedere quale soluzione adottare. Tutte le colpe che si sono assommate in capo alla Multiservizi non possono essere scaricata sui lavoratori.
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