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Immobile confiscato, il Tar stoppa il Comune

 Il Tar blocca tutto. Arriva la sospensiva da parte del Tribunale amministrativo calabrese che ha accolto il ricorso presentato dall’associazione Full Forming avverso il Comune di Palmi. La decisione è stata assunta nella mattinata di ieri dalla sezione distaccata di Reggio Calabria. La vicenda aveva subito una accelerata dopo una nota del 28 novembre scorso emanata dal Comune di Palmi che aveva disposto il rilascio del locale concesso in comodato d’uso gratuito, immobile tra i beni confiscati alla mafia, all’associazione Full Forming. Il 3 gennaio scorso aveva deliberato invece l’ordinanza di sgombero.
 La decisione di revocare l’uso era giunta a seguito «delle risultanze delle verifiche effettuate dal Comandante di Polizia locale» circa i requisiti per tale assegnazione. Lo stesso era stato assegnato alla Full Forming nel novembre del 2008 modificata poi con una successiva del giugno del 2009, con cui veniva concesso in comodato d’uso gratuito all’associazione “Full Forming Onlus” di Palmi, da utilizzare per le finalità del progetto F.I.L.O., che riguarda il recupero di minori a rischio. Inizialmente, tale concessione registrava una scadenza novembre 2013; nel mese di gennaio del 2011 la stessa era stata poi ratificata con un prolungamento di ulteriori 5 anni. La Full Forming attraverso il suo legale, l’avvocato Giuseppe Mazzotta, non è stata però a guardare e, impugnando l’ordinanza di fronte al Tar, ha deciso di passare al contrattacco mettendo in discussione la procedura avviata dal Comune.

 

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