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I Ris non hanno dubbi: un'unica arma per 3 episodi delittuosi

Cosimo Dimasi e Ferdinando Iellamo

La pistola calibro 7,65 Makarov, utilizzata dal 19enne Vincenzo Cosimo Dimasi per ferire al viso il funzionario regionale Ferdinando Iellamo, che lo aveva rimproverato per aver disturbato un condominio suonando ripetutamente ai citofoni in piena notte, è la stessa utilizzata da ignoti malviventi per sparare contro la macchina del sindaco di Monasterace Maria Carmela Lanzetta il 29 marzo 2012, nonché per danneggiare la serranda di un bar dello stesso comune nell’agosto di quello stesso anno. A confermare che nei tre episodi delittuosi è stata utilizzata la stessa arma, una pistola giocattolo marca Makarov, abilmente modificata in una calibro 7,65, sono stati i carabinieri del Ris di Messina, nelle conclusioni depositate presso la segreteria della Procura  di Locri e quindi presso l’ufficio Gip-Gup.
L’arma era stata rinvenuta dai carabinieri della Compagnia di Roccella sul lungomare di Monasterace, a poche ore di distanza dall’arresto di Vincenzo Cosimo Dimasi la sera del 28 agosto 2012. I risultati dell’esame di laboratorio effettuati dai Ris di Messina sulla pistola hanno evidenziato che la stessa è un’arma giocattolo abilmente modificata in una calibro 7,65 che, dall’esito della comparazione con i residui balistici repertati nei pressi del bar di Monasterace, nonché sulla scena dell’attentato al sindaco Lanzetta, provano che è la stessa di quella adoperata da Dimasi.

 

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