Una nuova nube si sta abbattendo sul Municipio. Dopo un intenso lavoro della commissione e degli uffici di stretta collaborazione arriva una notizia non certo positiva per i dipendenti. Lo stipendio di febbraio non sarà pagato nel termine previsto. Slitterà di qualche giorno anche se non è ancora quantificato il ritardo. La notizia è trapelata nella tarda serata di ieri ed è legata alla nuova ondata di richieste avanzate dai creditori messi fuori gioco dal piano di riequilibrio. Quella di ieri è stata una giornata intensa a Palazzo San Giorgio con i creditori che si sono presentati per richiedere le somme e con i commissari impegnati a controllare i dati dei dirigenti dopo la circolare dell' “operazione verità”. E sono saltate fuori le prime anonalie nella gestione con cifre impazzite che sono al vaglio della commissione. Un lavoro senza sosta sembra essere quello dei commissari alle prese con continue tensioni e con le risorse che sono state trasferite da Roma che non sono certo infinite. Una situazione che diventa incandescente adesso per tutto il personale anche se la situazione a breve dovrebbe risolversi, soprattutto dopo la dichiarazione di impignorabilità delle somme deliberata dall’amministrazione comunale.
TAPIS ROULANT. Giallo sullo stop del tapis roulant. Acclarato che il fermo è dovuto al mancato rispetto degli accordi da parte del Comune con la società Giudecca (che gestisce l’impianto), adesso occorre capire il futuro del servizio. Il dubbio sta nella mancata attivazione di azioni volte a farlo ripartire. A Palazzo San Giorgio sembrava, infatti, che il fermo dell’opera fosse passato quasi inosservato, ma nella serata di ieri sono trapelate importanti indiscrezioni sulla struttura. La commissione non intende bloccare l’opera ma quello che è certo è che il tutto sarà gestito da Palazzo San Giorgio, almeno la parte relativa alla conduzione della scala mobile. I commissari hanno sollecitato gli uffici a risolvere la situazione con la ferma intenzione di far ripartire il viaggio dei veri tratti del tapis roulant ma la terna reputa eccessivi i costi di gestione della struttura soprattutto per la fornitura di energia elettrica. Per questo sono al vaglio ipotesi di razionalizzazione dell’uso soprattutto con fasce orarie. In ogni caso rimane la pendenza, a questo punto solo economica con la società di gestione. Quest’ultima è creditrice di una somma particolarmente elevata da parte di Palazzo San Giorgio. Ma con il piano di riequilibrio in corso di verifica da parte della Corte dei Conti, occorrerà capire come di evolverà la vicenda. Le avvisaglie di una possibile mancata proroga del servizio, la società Giudecca a dire il vero la sta vivendo sul campo dal momento che gli stessi amministratori ci hanno fato sapere che nessuno dal Comune «dopo diversi solleciti e numerose corrispondenze» ha contattato la società per chiarimenti circa lo stop del servizio della scala mobile cittadina. Collegato al destino della società, c’è quello dei lavoratori. Al momento nessuna risposta è stata fornita anche ai 5 dipendenti che hanno chiesto di avere un confronto diretto con l’amministrazione comunale. Ieri mattina dovevano essere ricevuti dal segretario generale di Palazzo San Giorgio Pietro Emilio ma non c’è stato alcun incontro. L’unica cosa certa al momento è che i lavoratori attendono il pagamento delle mensilità a partire da settembre scorso e che nessun segnale è arrivato a loro dalla società. Il meccanismo perverso è sempre il solito: il Comune non versa le somme spettanti alla Giudecca, questa a sua volta non paga i dipendenti. Per questo la Uil Tucs con Sabrina De Stefano chiederà un incontro urgente alla commissione straordinaria per capire il da farsi. La domanda che il sindacato vorrà porre alla commissione è relativa al mantenimento dei livelli occupazionali. Su questo punto occorre però capire quale soluzione sarà adottata. Se si sceglierà la strada interna probabilmente i dipendenti saranno sostituiti con quelli direttamente assunti dal Comune o da una delle società partecipate. Il fermo del tapis roulant, però, sembra passare inosservato pure tra i cittadini che oltre alla sorpresa ieri sembravano quasi rassegnati al fermo degli impianti. La domanda finale è al momento una: quando riaprirà?
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